Padiglione Zero: memoria, biodiversità, elaborazione dei cibi (bellissimo)Bahrein: frutteto botanico (carino)
Irlanda: patto con la natura (scarso)
Gran Bretagna: alveare e linguaggio delle api (interessante)
Azerbaijan: truzzo con i fiori colorati che di accendono al passaggio della mano
Israele: autoreferenziale, video sintetico con pochi spunti di riflessione (carina parete esterna)
Francia: autoreferenziale
Città del Vaticano: tavola eucaristica (neutrale)
Cluster caffè: mostra di Salgado (interessante)
USA: Obama e banane fritte (anonimo)
COOP: FUTURE FOOD DISTRICT (bellissimo)
Lituania: altalene che producono energia, vetrina di artigianato locale (scarso)
Cina: non l’ho capito
Giappone: frammentario, caotico e con il karaoke finale (truzzo)
Iraq: video avvolgenti, autoreferenziale (il sultano è un gran benefattore)
Vanke: video lento, non male, architettura ricca di personalità
China Industries (?): una esposizione dei prodotti cinesi, senza filo conduttore
Corea: architettura poco interessante (centrale atomica), incentrato su alimentazione equilibrata e in particolare sulle loro abitudini alimentari (vasi con cibi marciti dentro); terribile lo spettacolo con gli schermi mobili
Vietnam: architettura molto bella, ma dentro c’è solo un negozio di artigianato locale
Germania: ricco di contenuti ed idee, ben organizzato in aree tematiche (suolo, acqua, clima e biodiversità); evitabile lo spettacolo finale (padiglione “interessante)
Angola: incentrato sulle loro abitudini alimentari e sulla loro economia agricola e ittica; bello il giardino pensile; presenti alcuni giochi per bambini
Montecarlo: giochi per bambini e video sulle meduse
Brasile: famosa la rete, il padiglione ha spazi ampi e di design; tanti numeri sulla biodiversità, poche esposizioni; sotto la rete c’è un grande orto
Olanda: caciaroni, ma privi di contenuti; bella la stampante 3d, buone le patatine
Belgio: forte odore di patatine, laboratorio di lavorazione cioccolata e coltura idroponica (interessante)
Malaysia: bello il concetto dei semi, poco interessante il padiglione che presenta il paese senza sviscerare il tema di Expo (produzione di gomma e olio di palma)
Bielorussia: scenografico il mulino, ma il padiglione è completamente scarno
Lituania: scenografia di design, contenuti poco attinenti: presenta il prodotti locali
Moldavia: padiglione essenziale che introduce il paese; tutt’altro che interessante
Spagna: bel design degli allestimenti, il filo conduttore è la parola; presenta i prodotti di eccellenza della Spagna, ma non arricchisce l’esperienza del visitatore
Iran: piante officinali, frutta secca, fiori e profumi avvolgenti disegnano un Iran distante dagli stereotipi; l’architettura comunica apertura e libertà
Oman: l’acqua, elemento prezioso e vitale, è il filo conduttore del padiglione che illustra i prodotti locali e le tecniche di imprigionamento e distribuzione dell’acqua
Austria: il bosco è un esempio di climatizzazione naturale; stona il forte spreco di acqua
Polonia: il giardino pensile è piacevole e fresco; l’interno del padiglione è molto più banale, forte accento alla produzione di mele e derivati
Argentina: l’installazione si riduce ad un video (a mio avviso banale) che presenta il paese
Bambini:
Egitto, Angola, Montecarlo